Come quando fuori piove: giocare a calcio sotto la pioggia
23 Settembre: l’estate è finita mentre l’autunno si affaccia prepotente con piogge e rovesci.
Per un allenatore di calcio questo significa una sola cosa: rispondere alla classica domanda “Mister piove, si fa l’allenamento?”
E se fino a qualche anno fa era una domanda che si riceveva al campo con i bambini scalpitanti, da qualche tempo a questa parte la questione si è spostata sulle chat di gruppo e private.
Perciò ho deciso di scrivere un articolo che chiarisca la nostra posizione sull’allenamento sotto la pioggia.
Partiamo da un’analisi molto intuitiva: generalmente l’attività calcistica si pratica all’aperto da Settembre a Giugno pertanto si sviluppa nei mesi più freddi e piovosi dell’anno.
Quindi ha poco senso nascondere la testa sotto terra e sperare che non piova per tutto l’anno. Al contrario però possiamo accettare la pioggia come evento atmosferico che fa parte della nostra vita e adattarci per ridurre i rischi e massimizzare i vantaggi.
Una visione che come associazione cerchiamo di portare avanti in tutte le attività perché pensiamo che ogni diversa condizione atmosferica possa essere da stimolo per apprendimenti in grado di potenziare le capacità di adattamento e cambiamento del bambino.
Prima però c’è una domanda che voglio girare ai genitori e anche ai ragazzi: perché un po' d’acqua ci mette così in apprensione?
Se la risposta è “Mio figlio potrebbe ammalarsi” mi sento di ribattere che bagnarsi di per sé non fa male, piuttosto fa male restare bagnati e fermi permettendo al calore disperso di essere maggiore a quello prodotto, riducendo così la temperatura corporea.
Nella mia esperienza posso assicurarvi che in un allenamento sotto la pioggia l’intensità è altissima e difficilmente i bambini si trovano fermi sotto l’acqua.
Di conseguenza il momento in cui si rischia di più è al termine dell’allenamento quando il bambino bagnato non è più in movimento.
Per quanto scritto finora mi sento di dare i seguenti consigli:
- utilizzare abbigliamento antipioggia (impermeabile)
- utilizzare scaldamuscoli e maglie termiche per trattenere il calore prodotto dal corpo umano
- fare la doccia calda immediatamente dopo il termine dell’allenamento. Riduce e abbatte il rischio di raffreddori ed influenze.
Chiudo permettendomi di dire che la salute dei bambini è uno degli obiettivi di ogni allenatore di qualsiasi sport, per questo non siamo degli irresponsabili e non siamo disposti ad affrontare degli allenamenti sotto al diluvio.
CI piace però pensare che i nostri allievi possano affrontare la pioggia in maniera costruttiva e senza ripercussioni per la loro salute.
Buon allenamento a tutti!
P.s. Tutto questo per dirvi che troverete sempre presenti gli allenatori ai campi. La decisione di portare o meno i bambini al campo spetta quindi a voi genitori.